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In condizioni fisiologiche va eseguito dopo l’inizio dell’attività sessuale o comunque dall’età di 20 anni.
Se si tratta di una prima visita è preceduta da una scrupolosa anamnesi conoscitiva familiare e personale per evidenziare eventuali fattori di rischio.
Consta dell’osservazione dei genitali esterni, della vagina e del collo uterino, la palpazione bimanuale consente di valutare la mobilità e le dimensioni di utero ed ovaie, infine l’utilizzo dell’ecografia transvaginale permette di visualizzare con grande accuratezza le caratteristiche degli organi contenuti nella piccola pelvi escludendo o meno l’eventuale presenza di fibromi, cisti ovariche o tumefazioni pelviche che potrebbero sfuggire al solo esame palpatorio.
Dall’età di 25 anni, come da linee guida, si esegue il prelievo per il pap-test (assolutamente indolore e non cruento). Tale esame di screening può essere anticipato ove sia necessario.
Tale esame preventivo può evidenziare precocemente qualsiasi alterazione maturativa delle cellule che ricoprono il collo uterino ed il canale cervicale che possa richiedere trattamento o sorveglianza stretta per evitarne l’evoluzione verso il tumore della cervice.
La palpazione mammaria conclude l’esame e può essere corredata da un look ecografico qualora ce ne fosse necessità.
Se l’attività sessuale non è iniziata, può essere eseguita solo un’osservazione esterna dei genitali, un’ecografia pelvica transaddominale e la visita senologica.